Cantoterapia: Abbandonare la Ricerca della Perfezione

La vita diventa più interessante quando abbandoniamo la “ricerca” della perfezione, aspirando invece all’imperfezione

E’ bene ricordarci ogni tanto che il nostro obiettivo nella vita non è essere perfetti.

Quando commettiamo degli errori, pensiamo di aver fallito, di non valere abbastanza o che il nostro valore si misuri in base a tali errori.

Ma se vivere vuol dire fare ed acquisire esperienza, sperimentando e imparando allora l’imperfezione è un prerequisito fondamentale per vivere.

Abbandonare la ricerca della perfezione non significa smettere di impegnarsi al massimo delle proprie capacità, ma accettare il fatto che la perfezione non esiste.

Tutte le creature viventi sono in continua trasformazione e movimento. Le nostre cellule che nascono e muoiono, il sangue che “scorre” nelle nostre vene, tutto si muove.

Anche quando incontriamo o raggiungiamo la perfezione è solo per un momento, un frammento che non può rimanere in uno stato permanente proprio perché nel frattempo la vita scorre. Cercare costantemente di essere o apparire perfetti oltre ad essere molto faticoso è anche causa di frustrazioni e problemi legati al “controllo” fino a causare spesso in alcune persone una vera e propria ossessione, manie, disturbi alimentari, nevrosi, stress, attacchi di panico e tanti altri disturbi.

Il perfezionismo a volte può essere una mania interiorizzata sin da bambini a causa di genitori estremamente esigenti sia dal punto di vista scolastico, dell’educazione, della pulizia e così via.

Alcuni genitori, infatti, avendo interiorizzato questo concetto di perfezione, lo riproiettano sui propri figli.

Questo porta l’adulto, che abbia dovuto far fronte alle richieste esigenti del o dei genitori, a tentare sempre di ottenere l’approvazione esterna sia in ambito lavorativo che in ambito affettivo o familiare. Di fatto l’adulto che ha interiorizzato questo ideale irraggiungibile di perfezione, si trasforma nel peggior giudice di se stesso.

L’unico modo per uscire da questo processo costante verso se stessi è quello di abbandonare la ricerca della perfezione e trovare un luogo i cui poter essere liberamente e felicemente imperfetti.

Come? Ad esempio imparando a prendersi meno sul serio e divertirsi di più!

L’imperfezione fa parte dell’essere umano, abbracciando le nostre imperfezioni abbracciamo non soltanto la nostra natura ma la collettività.

Durante le sedute di Cantoterapia di gruppo, ciò che facciamo è proprio Creare Uno Spazio di condivisione e accettazione attraverso la propria voce e quella degli altri. Un luogo dove non esistono suoni corretti o sbagliati ma dove tutti possono esprimere le proprie emozioni.

La Cantoterapia riesce a farci sentire più liberi, in concreto a farci divertire e a poterci prendere meno sul serio, mentre abbracciamo tutta la nostra imperfezione.

di Giovanna Bussandri, Musicoterapeuta
Ceo PsicomusicaItalia.it

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