La musicoterapia è una disciplina che ha come obiettivo quello di instaurare una relazione terapeutica stabile tra musicoterapista e paziente attraverso il canale non-verbale e l’uso del canale corporo-sonoro-musicale con l’obiettivo di far acquisire al paziente nuove modalità di comunicazione con se stesso, il proprio nucleo famigliare, il mondo esterno al fine di migliorare la qualità di vita del paziente.
L’aspetto più importante nel lavoro musicoterapico è proprio quello della relazione; la musicoterapia non si pone alcun obiettivo rispetto all’acquisizione di competenze musicali specifiche, né ricerca risultati validi rispetto a canoni estetici universalmente riconosciuti. Gli strumenti musicali, la produzione sonora, il movimento sono tutti elementi a disposizione del musicoterapista per costruire la relazione terapeutica. Nel musicoterapista il paziente dovrebbe trovare una persona in grado di restituirgli un’immagine di sé nella quale vengono messe in evidenza ed usate la parti sane. La musicoterapia non può porsi obiettivi di guarigione; la musicoterapia è una disciplina che si affianca ad altre di tipo medico, psicologico e riabilitativo in un quadro di presa in carico globale del paziente.
Il contesto non-verbale è fondamentale per il musicoterapeuta; esso è costituito dalla congiunzione di infiniti codici comunicativi, trai quali possiamo riconoscere il codice musicale, il codice gestionale, il codice corporale, il codice verbale, il codice mimico, ecc.
Durante i mesi di gravidanza e i primi mesi di vita extrauterina il codice comunicativo tra madre e feto è sicuramente non-verbale. Dal punto di vista clinico si è potuto osservare che l’uso del contesto non-verbale favorisce il ritorno alla memoria di quelle che possono essere state le prime esperienze di relazione della vita di un individuo; inoltre il contesto non-verbale limita la messa in atto di meccanismi di difesa favorendo quindi la possibilità per il musicoterapeuta di poter usare suoni e stimoli atti a produrre uno stato di regressione nel paziente, necessario a volte per poter lavorare in modo più efficace.
IL RUOLO DELLA COPPIA TERAPEUTICA:
Si tende spesso ad effettuare l’intervento musicoterapico con due figure di riferimento. Il musicoterapista è colui che sa gestire l’ascolto e l’espressione all’interno dei codici della comunicazione non-verbale. E’ colui che ha sperimentato e sviluppato al massimo le proprie possibilità nella comunicazione analogica.
Il musicoterapista ascolta, osserva e percepisce lo svilupparsi del transfert del paziente. A parti- re da qui darà forma ad un sistema espressivo di risposta tenendo in considerazione il proprio contro-transfert. Per mettere in funzione questo sistema espressivo utilizzerà in tutto il suo insieme il complesso corporeo-sonoro-musicale.
Il co-terapista può essere un altro musicoterapista o un altro terapista della salute con buone capacità di osservazione e di lavoro in coppia. Il ruolo del co-terapista è quello di appoggiare ciascuna delle scelte del musicoterapista e favorirne il compito.